L'ansia del ritorno a scuola non è mai davvero esistita.
L'ansia della sessione di settembre è già qualcosa di più tangibile.
L'ansia del settembre dopo la laurea la conosco bene.
L'ansia del nuovo primo lavoro è quasi piacevole.
Non conosco la malinconia della fine dell'estate - io che conosco molteplici malinconie - perché l'estate è un'estranea che non riesce a starmi simpatica. Viene, mi ignora, non mi asseconda, va. Solo la luce fino a tardi la sera mi mancherà per un po', ma dopo la dimenticherò come se niente fosse.
C'è stato spesso qualcosa, nell'estate, che andava a male.
Qualcosa che era marcio già da prima e ne approfittava per morire definitivamente.
Tortora (CS), 1989.
Si fanno le valigie anzitempo, di notte, c'è mezza anguria ancora nel frigo. Ci si fa trascinare via da una donna infuriata in preda a un attacco di ipertiroidismo. Si sta per un po' dai nonni e sembra un prolungamento della vacanza.
Santa Maria di Castellabate (SA), 1994.
Si va controvoglia a fare una lunga passeggiata sul bagnasciuga. Si borbotta incessantemente per ore finché l'adulto capobranco, in un patetico tentativo di risollevare l'umore della giovane pupilla, scivola su uno scoglio e si rompe un braccio. Allegra corsa di ritorno sul bagnasciuga tra sole donne.
Pescara, 2003.
Che strano l'Adriatico. Quelli del Tirreno non riescono mai ad abituarsi. Quelli del Tirreno non riescono ad abituarsi a niente, soprattutto alla musica ad alto volume. Si va in giro come sonnabuli fino a notte fonda, con la testa che pende, sperando che finisca presto qualcosa che è appena cominciato. Mentre i grandi decidono se uscire di scena rompendo il cazzo o rimanere rompendo il cazzo, i piccoli fanno l'amore e test di ingresso universitari.
Cefalonia (Grecia), 2006.
Riuscirono le principesse a scappare dalla prigione dell'orco, caricando su una vecchia macchina scassata tre pesanti borsoni? Riuscirono a guidare in infrandito, con le gambe appena depilate che tremavano? Riuscirono a partire per una paradisiaca e tristissima vacanza?
Sì.
Barcellona (Spagna), 2007.
Ridiamo, mangiamo e ci ripariamo da un violento temporale sotto un ombrello che perde. Ingrassiamo di svariati kg.
Esercizio per il lettore: si tenti di tenere il più stretta possibile la persona con cui si riesce a fare queste cose.
Praga 2012.
Qui.
Salerno/Costiera Amalfitana, 2013.
Si alloggia in un resort inaspettatamente lussuoso, si beve Schweppes per scopi terapeutici, si mangiano prodotti caseari come se non si possedessero arterie, si annoia il mondo con foto di paesaggi su Instagram.
Esercizio per l'autrice: si noti che il marcio, progressivamente, va sparendo.
L'ansia della sessione di settembre è già qualcosa di più tangibile.
L'ansia del settembre dopo la laurea la conosco bene.
L'ansia del nuovo primo lavoro è quasi piacevole.
Non conosco la malinconia della fine dell'estate - io che conosco molteplici malinconie - perché l'estate è un'estranea che non riesce a starmi simpatica. Viene, mi ignora, non mi asseconda, va. Solo la luce fino a tardi la sera mi mancherà per un po', ma dopo la dimenticherò come se niente fosse.
C'è stato spesso qualcosa, nell'estate, che andava a male.
Qualcosa che era marcio già da prima e ne approfittava per morire definitivamente.
Tortora (CS), 1989.
Si fanno le valigie anzitempo, di notte, c'è mezza anguria ancora nel frigo. Ci si fa trascinare via da una donna infuriata in preda a un attacco di ipertiroidismo. Si sta per un po' dai nonni e sembra un prolungamento della vacanza.
Santa Maria di Castellabate (SA), 1994.
Si va controvoglia a fare una lunga passeggiata sul bagnasciuga. Si borbotta incessantemente per ore finché l'adulto capobranco, in un patetico tentativo di risollevare l'umore della giovane pupilla, scivola su uno scoglio e si rompe un braccio. Allegra corsa di ritorno sul bagnasciuga tra sole donne.
Pescara, 2003.
Che strano l'Adriatico. Quelli del Tirreno non riescono mai ad abituarsi. Quelli del Tirreno non riescono ad abituarsi a niente, soprattutto alla musica ad alto volume. Si va in giro come sonnabuli fino a notte fonda, con la testa che pende, sperando che finisca presto qualcosa che è appena cominciato. Mentre i grandi decidono se uscire di scena rompendo il cazzo o rimanere rompendo il cazzo, i piccoli fanno l'amore e test di ingresso universitari.
Cefalonia (Grecia), 2006.
Riuscirono le principesse a scappare dalla prigione dell'orco, caricando su una vecchia macchina scassata tre pesanti borsoni? Riuscirono a guidare in infrandito, con le gambe appena depilate che tremavano? Riuscirono a partire per una paradisiaca e tristissima vacanza?
Sì.
Barcellona (Spagna), 2007.
Ridiamo, mangiamo e ci ripariamo da un violento temporale sotto un ombrello che perde. Ingrassiamo di svariati kg.
Esercizio per il lettore: si tenti di tenere il più stretta possibile la persona con cui si riesce a fare queste cose.
Praga 2012.
Qui.
Salerno/Costiera Amalfitana, 2013.
Si alloggia in un resort inaspettatamente lussuoso, si beve Schweppes per scopi terapeutici, si mangiano prodotti caseari come se non si possedessero arterie, si annoia il mondo con foto di paesaggi su Instagram.
Esercizio per l'autrice: si noti che il marcio, progressivamente, va sparendo.
da quando ho cominciato l'università il mio mese vacanziero è senza dubbio ottobre. Così hai la felicità del fresco, della partenza e di fare sega alle lezioni del primo semestre.
RispondiEliminaOttobre all'università era il paradiso <3
EliminaLa mia ansia scolastica è presente anche quest'anno, e devo anche recuperare matematica :'(
RispondiEliminaUna maglia che costa 40€ al 50% di sconto ne costa 20.
EliminaEcco esaurite le mie competenze matematiche.
In bocca la lupo <3
Sarò vecchia dentro ma io non amo l'estate. Vuoi perché non parto. Vuoi perché si suda come maiali. Vuoi perché... ci deve essere per forza un perché?
RispondiEliminaLe tue foto su Instagram sono belle però :)
Grazie Cri <3
EliminaAbbasso l'estate forever and ever.
L'estate non mi ha mai entusiasmata e da quando la passo lavorando sessanta e più ore a settimana ancora meno.
RispondiEliminaL'autunno è LA stagione. Un mondo di ottobre sarebbe bellissimo.
Concordo!
EliminaEcco magari qui a ottobre è ancora un po' caldino, novembre è perfetto.
EliminaL'inverno è per i palati fini, amiche.
Io dopo sole due settimane di ferie ho l'ansia di rientrare a lavoro domani... Uffa :(
RispondiEliminaDai che prenderai (volente o nolente) subito il ritmo!
Elimina<3
questa estate in particolare me ne ricorda un'altra di qualche anno fa, e che mi aveva fatto dire "MAI PIU'"... una frase che non dirò per molto molto tempo...
RispondiElimina(Rimettiti presto, tanti cuori per te <3)
Eliminaeffettivamente l'estate non ci porta tanto bene, per non parlare del caldo. l'ideale sarebbe da dicembre a giugno a Napoli e i mesi estivi in Norvegia. comunque buon inizio di avventura lavorativa!
RispondiEliminaAndiamo in norvegia, lontani da tutto <3
EliminaIo manco le ho fatte le vere vacanze quest'anno :/
RispondiEliminaPerò ti sei ustionata è già qualcosa!
Eliminabellissimo questo post! vabbè, ora vado a scoprire il resto... ;)
RispondiEliminaGrazie e benvenuta <3
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